gente con cui non puoi discutere
generalmente mi piace molto parlare con le persone, discutere, confrontare punti vista, scambiare opinioni, trovare stimoli, valutare prospettive nuove: crescere nel movimento dialettico tra tesi, antitesi e sintesi che mi ha insegnato Hegel.
ci sono però alcuni personaggi con cui proprio non c'è dialettica, né dialogo:
quelli che ti danno sempre ragione: qualsiasi cosa tu dica: hai ragione; ti contraddici: hai ragione. cambi idea: hai ragione. alla fine parli parli parli e non arrivi da nessuna parte. ti domandi se il tuo interlocutore è semplicemente distratto, se ti sta assecondando come si fa con i matti o se ha in testa poche idee e pure confuse... alla fine tanto vale che parli da solo.
quelli che ti danno sempre torto: qualsiasi cosa tu dica: hai torto. le tue idee sono sbagliate e le tue argomentazioni pure, ma non c'è dialogo: hai torto e basta. il tuo interlocutore non ha argomenti da esporre, se non la propria arroganza. alla fine tanto vale che parli da solo.
quelli che parlano solo loro: parlano parlano parlano e non ascoltano; nemmeno ti rimane lo spazio per dire ma. alla fine taci e ascolti finché ce la fai, poi smetti di ascoltare e pensi ai fatti tuoi.
quelli che cambiano idea e non se ne accorgono: la discussione è viva e pare interessante. tu hai i tuoi argomenti, il tuo interlocutore ha i suoi: ciascuno sostiene con convinzione il proprio punto di vista. poi ad un tratto ti accorgi che state dicendo la stessa cosa, e che l'altro ora tutto infervorato sta sostenendo il tuo punto di vista come fosse il suo e rimani senza parole. non hai più nulla da dire e non c'è più nulla di cui discutere. ammutolisci spiazzato e ti perdi nella perplessità.
...e in effetti alla fine mi piace parlare da sola; oppure mi piace discutere con persone intelligenti e attente, con le idee chiare, ma aperte. e allora si possono passare le ore a parlare e ad ascoltare; e queste ore sono sempre gradevoli, anche nel mezzo della notte.
ci sono però alcuni personaggi con cui proprio non c'è dialettica, né dialogo:
quelli che ti danno sempre ragione: qualsiasi cosa tu dica: hai ragione; ti contraddici: hai ragione. cambi idea: hai ragione. alla fine parli parli parli e non arrivi da nessuna parte. ti domandi se il tuo interlocutore è semplicemente distratto, se ti sta assecondando come si fa con i matti o se ha in testa poche idee e pure confuse... alla fine tanto vale che parli da solo.
quelli che ti danno sempre torto: qualsiasi cosa tu dica: hai torto. le tue idee sono sbagliate e le tue argomentazioni pure, ma non c'è dialogo: hai torto e basta. il tuo interlocutore non ha argomenti da esporre, se non la propria arroganza. alla fine tanto vale che parli da solo.
quelli che parlano solo loro: parlano parlano parlano e non ascoltano; nemmeno ti rimane lo spazio per dire ma. alla fine taci e ascolti finché ce la fai, poi smetti di ascoltare e pensi ai fatti tuoi.
quelli che cambiano idea e non se ne accorgono: la discussione è viva e pare interessante. tu hai i tuoi argomenti, il tuo interlocutore ha i suoi: ciascuno sostiene con convinzione il proprio punto di vista. poi ad un tratto ti accorgi che state dicendo la stessa cosa, e che l'altro ora tutto infervorato sta sostenendo il tuo punto di vista come fosse il suo e rimani senza parole. non hai più nulla da dire e non c'è più nulla di cui discutere. ammutolisci spiazzato e ti perdi nella perplessità.
...e in effetti alla fine mi piace parlare da sola; oppure mi piace discutere con persone intelligenti e attente, con le idee chiare, ma aperte. e allora si possono passare le ore a parlare e ad ascoltare; e queste ore sono sempre gradevoli, anche nel mezzo della notte.
Commenti
Posta un commento
parliamone: