eat more and stay fat spinster




Ieri ero a cena in una trattoria milanese a scofanarmi la cotoletta con il purè, bevendo vino rosso e chiudendo la mangiata con un amaro.
E' stata una serata molto gradevole: una compagnia cosmopolita e variamente assortita, che parlava inglese e che mangiava italiano. Ciascuno di noi ha apprezzato la cucina rustica e ne ha goduto con piacere.

Scherzando, abbiamo condiviso anche qualche senso di colpa per l'esagerato apporto calorico della cena.

Seduti al tavolo accanto a noi stavano due ragazzi: erano una coppia e lei era molto figa; ricordo di averli notati già fuori dal locale. Lei era mulatta ed era molto figa, però era anche molto magra.
Durante la cena hanno parlato poco e lui guardava spesso in direzione del nostro tavolo gioioso, rumoroso e variamente popolato.
Lui ha mangiato un grande piatto di spaghetti, lei ha ordinato due contorni di verdura.
Ho pensato che fossero tristi, così come è triste uscire con il proprio compagno e cenare con due contorni di verdura.

Così ho fatto alcune considerazioni.

I. Da quando ho ricominciato a pensare a me stessa ho ricominciato anche a fare grandi programmi: dal corso di Anti Incendio Boschivo al corso di backcountry, dal corso di alpinismo al corso di kayak in mare.

Per affrontare serenamente tutte queste attività sportive è per me importante perdere qualche chilo: ho bisogno di un corpo forte, tonico, allenato e leggero.

Per vivere a pieno la mia libertà e godermi la vita, devo quindi dimagrire.
Questo significa imparare ad abituarmi ad avere grande controllo sul mio corpo.

II. Da quando ho ricominciato a pensare a me stessa sono molto attenta al mio modo di essere: voglio capirmi e assecondare quanto più possibile la mia natura.

Ho capito che la mia natura è fatta di amore, di sensualità e di godimento.

Per vivere a pieno la mia natura e godermi la vita, non devo quindi dimagrire.
E nemmeno devo avere controllo sul mio corpo, chè non si può godere se si rimane controllati.
Devo ascoltarlo, dargli grande attenzione, prendermi cura di lui, ma non devo controllarlo.

Mi piace mangiare, mi piace bere, mi piace farlo in compagnia e condividere con gli amici il vino e la cotoletta; non mi piace uscire a cena e nutrirmi con un triste contorno di verdura.

Mi piace andare in montagna, mi piace fare fatica, mi piace sentire il mio corpo sano e in forma; non mi piace portarmi in giro un sederone grande quanto uno zaino.

Come uscire da questo impasse?

Devo davvero restare una zitella grassa?

Commenti

  1. se impari ad amarti starai bene in qualunque forma :-*

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    1. Hai ragione Charlie, ma se poi quando corro mi si sfondano le ginocchia, allora diventa importante perdere qualche chilo!

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